Fine Settimana enigmatico.

Sfera di energia non identificata. Sono presenti intorno a noi e visibili solo all'infrarosso.

Un altra settimana e trascorsa molto velocemente. Sono soddisfatto ma non appagato.
Per essere appagato avrei dovuto raggiungere tutti gli obbiettivi prefissati e non l’ho ancora fatto.
La guerra continua in sordina, quasi in silenzio. Come avevo già detto, non mi sembra una questione lampo.
Il mondo si abitua ad un malessere endemico e le guerre, sparse qua e la sul globo, sembrano essere tessuto connettivo del nostro pianeta. L’uomo, oramai annebbiato dalle religioni monoteiste e fondamentaliste, come il cristianesimo, l’islamismo e la religione ebraica, sta affondando in una lotta fratricida, nel nome di un dio nessuno (non nominare il nome di dio invano) che li obbliga ad essere schiavi e non attori in questa terra, semmai, liberi solo di ammazzare chi non crede, ad ogni costo ed in ogni modo. Abbiamo perso il vero senso della vita, abbiamo dimenticato o facciamo finta di farlo, di non essere nel giusto, ma continuiamo a sbagliare, anche se qualcosa si muove dentro di noi e cerca di aprire gli occhi e la mente alla conoscenza della nostra dimensione, senza artifici religiosi, fondamentalisti e canonici.
Accadrà, e chi non sarò pronto……beh ne parliamo al prossimo post.

Caso Ruby, Corriere della Sera

Continua a far discutere, lo scoop di ieri del Corriere della Sera, le tre telefonate a Berlusconi trascritte per errore negli atti dei pm senza autorizzazione.
“La legge è uguale per tutti – osserva Alessandro Sallusti sul Giornale – tranne
che per i magistrati che possono tranquillamente calpestarla sapendo di rimanere impuniti. A occhio, infatti, i pm della procura di Milano hanno commesso un reato, trascrivendo e allegando ad atti pubblici tre intercettazioni telefoniche del presidente del Consiglio senza l’autorizzazione del Parlamento. Nelle ventimila pagine che costituiscono l’atto di accusa del caso Ruby ci sono infatti tre conversazioni
tra il premier e tre ragazze. Se n’è accorto, ma guarda la coincidenza, il Corriere della Sera proprio alla vigilia dell’apertura del processo. (…) Su questo tema la
legge e’ chiara. Primo: i telefoni di deputati e senatori non possono essere intercettati. Secondo: se intercettando una persona terza, gli inquirenti si rendono conto che stanno ascoltando la voce di un parlamentare, l’operazione va
subito interrotta. Terzo: se i pm si accorgono solo a cose fatte dell’indebito ascolto, i nastri e le trascrizioni devono essere buttati, a meno che la Camera di riferimento,
interpellata, non decida diversamente. Nel caso in questione tutto ciò non è accaduto. Ilda Boccassini e compagni se ne sono fregati della legge. In un Paese normale oggi sarebbero sotto inchiesta, come capita a qualsiasi cittadino che non
rispetta le regole”.
Rainews24.it

E questo è solo l’inizio!

Sardegna, torna la base Nato

Misteriosa visita di due alti ufficiali americani alla ex base della Maddalena, abbandonata dagli Usa tre anni fa. Potrebbe diventare un altro comando alleato per le operazioni in Nordafrica. E senza bisogno di alcun nuovo permesso: la struttura è affittata alla Us Navy fino al 2034(05 aprile 2011)Un edificio dell’ex base militare Usa alla MaddalenaGli accadimenti degli ultimi mesi nella sponda sud del Mediterraneo riportano la Sardegna alla sua passata importanza sugli scenari militari della Nato. Non è infatti passata inosservata, nelle ultime settimane, la presenza di due alti ufficiali americani sull’Isola di La Maddalena, proprio dove fino a pochi anni fa i militari a stelle e strisce erano di casa con i loro sommergibili a propulsione nucleare. Ufficialmente (secondo quanto riportato dai giornalisti della ‘Nuova Sardegna’ Piero Mannironi e Pier Giorgio Pinna) la loro presenza è stata spiegata come «una visita di cortesia» e per rivedere i luoghi nei quali hanno passato diversi anni della loro carriera. Ma non è un segreto per nessuno che la nostalgia in realtà c’entri poco: si è trattato invece di un vero e proprio sopralluogo su tutta la base e nelle gallerie (delle quali è sempre stata tenuta nascosta la reale estensione) per verificare la possibilità di una ripresa delle attività militari sull’isola di Santo Stefano.

A quanto pare i due militari americani arrivati in Sardegna non sarebbero in forze alla Us Navy ma inquadrati nell’organico della Nato. Gli Usa, pur non rinunciando al loro ruolo di capofila, starebbero pensando infatti di condividere il riavvio della base militare con gli altri partner dell’Alleanza Atlantica. Secondo le indiscrezioni, inoltre, gli americani stanno prevedendo di tornare senza i temuti sommergibili a propulsione nucleare, limitandosi a creare una base per le navi d’appoggio. Forse pesa ancora l’ottobre del 2003 quando il sottomarino atomico Hartford si incagliò proprio davanti all’isola di La Maddalena. Per la settimana prossima nell’isola è prevista la visita di una commissione tecnica del ministero della Difesa (almeno, questo sostiene il consigliere regionale sardista Paolo Maninchedda) per verificare se la riapertura della base possa essere una strada percorribile.

Sono passati poco più di tre anni quando – gennaio 2008 – la base venne chiusa “definitivamente”, dopo la decisione presa nel 2005. La domanda ora è quali saranno i tempi per la riapertura e quando inizieranno i lavori di ripristino e adattamento. Le strutture sono logisticamente ancora in mano alla Us Navy che ha un contratto di locazione fino al 2034 per la manutenzione. Si tratterebbe quindi di una variazione nell’ordine dei lavori, per i quali si vocifera la fine dell’estate.

Ci si chiede anche dove andranno a stare i militari Nato che arriveranno a La Maddalena a fine anno. Tra le strutture costruite per il mancato G8 a La Maddalena c’era l’albergo a 5 stelle realizzato nell’ex ospedale militare. Una residenza lussuosa, rimasta desolatamente inutile dopo il trasferimento del G8 all’Aquila, e ora al centro dell’inchiesta sulla ‘cricca’ di Bertolaso. Lì potrebbero andare ad alloggiare gli alti ufficiali che si alterneranno sulla base militare. Tra un tira e molla e l’altro con la Marina si è recentemente ipotizzato di riconsegnare la gestione dell’ex ospedale proprio ai militari. Sta a vedere che, alla fine dei conti, a goderne sarà qualche generale Nato ignaro delle speculazioni.
www.espresso.it

RAPINATORI UCCISI A BRESCIA: GUARDIA GIURATA ARRESTATA

12:30 05 APR 2011

(AGI) Brescia – La guardia giurata che ieri a Quinzanom, in provincia di Brescia, ha sparato e ucciso due rapinatori e’ stata arrestata con l’accusa di duplice omicidio volontario.
Cosi’ ha disposto la Procura. L’uomo, un 34enne dipendente dell’istituto di vigilanza Fidelitas, ha sparato l’intero caricatore della sua Beretta contro i malviventi appena usciti con il bottino in spalla dalla Cassa rurale di Borgo San Giacomo in via Cavour 23. I due -Otello Astolfi, un 62enne originario di Ravenna, e Ivan Alpignano, un 38enne di Caselle (Torino)- erano riusciti a raggiungere l’auto parcheggiata, ma sono stati colpiti a morte; un terzo malvivente, Dario Delle Grottaglie, 30 anni, di Cirie’ (Torino), era riuscito a fuggire, ma e’ stato catturato dai carabinieri alcune ore dopo nelle campagne circostanti su una bicicletta rubata.
www.agi.it

Immigrati, accordo con la Tunisia

Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha firmato oggi a Tunisi un accordo con la Tunisia in materia di immigrazione, al termine di un negoziato durato diverse ore.

Oggi è intanto ripresa l’ondata di sbarchi a Lampedusa (Agrigento) dove dalle 20 di ieri sera e fino a stamani sono 917 i migranti approdati e ospitati nel Cspa e nella ex base militare Loran. Il numero complessivo degli extracomunitari presenti nell’isola è di circa 1.500. Sette gli sbarchi che si sono susseguiti in 12 ore: ieri sera sul primo barcone ne sono arrivati 99; 67 e 52 nei due episodi successivi.

Stamane alle 5, nel primo arrivo della giornata, sono giunti 400 profughi (tra cui 37 donne e 8 bambini) provenienti dalla Libia. Stessa provenienza per un’altra barca, che ha portato a Lampedusa 34 persone, tra le quali 2 donne. Infine, due «carrette» sono arrivate dalla Tunisia, con 77 e 188 extracomunitari.

Intanto sono arrivati ieri sera, intorno alle 22,30, i primi 300 migranti portati in Toscana da Lampedusa, a bordo della nave “La Superba”. La loro gioia quando, del porto di Livorno, sono stati prelevati in pullman, e’ stata incontenibile. Tra canti e cori, bandiere tunisine e gesti di esultanza dai finestrini, i 300 hanno posto fine ad un viaggio estenuante.
www.lastampa.it

«Abolire l’apologia di fascismo»

CANCELLEREBBE LA NORMA CHE VIETA «LA RIORGANIZZAZIONE» DEL PARTITO FASCISTA
Proposta Pdl al Senato.

Un disegno di legge costituzionale per abolire la norma che vieta «la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista» è stato presentato in Senato dagli esponenti del Pdl Cristiano De Eccher, Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bonacin, Achille Totaro. In un primo momento il ddl riportava anche la firma di Egidio Digilio di Fli, successivamente ritirata dopo una telefonata con Bocchino.
SCHIFANI – A quanto si apprende da ambienti vicini alla presidenza di Palazzo Madama, il presidente del Senato, Renato Schifani, è rimasto sorpreso ed esterrefatto dalla notizia relativa all’avvenuta presentazione in Senato di un ddl costituzionale che, abolendo la XII norma transitoria della Costituzione, non ponga più divieti alla riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. Il presidente del Senato, pur nel rispetto delle loro prerogative costituzionali, avrebbe auspicato che i firmatari della proposta possano rivedere la loro iniziativa. La proposta è stata presentata da senatori ex An e Fli.

LA PRECISAZIONE – Ma i firmatari poi precisano: «Nessuno di noi ha mai pensato di avviare una battaglia di tipo ideologico fuori dal tempo e dalla storia. Il nostro ddl, infatti, si prefigge di intervenire su una norma transitoria che per sua stessa natura era quindi destinata, secondo la volontà dei padri costituenti, a valere per un tempo limitato». I senatori del gruppo Pdl De Eccher, Di Stefano, Totaro, Bevilacqua, Giorgio Bornacin non demordono nonostante l’ invito del presidente del Senato a ritirare il contestato provvedimento: «L’intendimento – aggiungono – è semplicemente quello di intervenire su reati di opinione, tra l’altro non più attuali, in conformità a quanto già proposto da tanti parlamentari liberali e antifascisti in tempi nei quali le passioni ideologiche erano assai più vive di oggi».

IL TESTO – Il testo si trova sul sito del Senato della Repubblica e prevede l’«Abrogazione della XII Disposizione Transitoria e Finale della Costituzione», che prevede il divieto di riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In base a questa disposizione, l’apologia del fascismo costituisce reato in quanto promuove la riorganizzazione del movimento fascista e denigra i valori di base della Costituzione. Per il segretario del Pd Roma Marco Miccoli e di quello dei giovani democratici di Roma Domenico Romano «questo ddl è inaccettabile e mette in risalto quanto questo governo sia ben lontano dai valori incarnati dalla Costituzione. Non permetteremo che questa vergogna venga portata a termine e chiediamo che questo atto venga subito ritirato. In caso contrario ci mobiliteremo in tutta la città».

FLI – Il Pdl «prenda le distanze» dai firmatari del ddl. Lo chiede Alessandro Ruben del Fli. «Già in questo momento – spiega Ruben – è palese la difficoltà del nostro Paese a livello internazionale e la semplice presentazione, oltre che l’eventuale discussione, di un tale disegno di legge ci trascina nel ridicolo ed è causa di un ulteriore danno all’immagine dell’Italia e della sua classe politica». Un disegno di legge «scandaloso» e che «lascia esterrefatti, tanto più che è stato presentato a pochi giorni dalle celebrazioni per il 150 dell’Unità d’Italia. Nella storia del nostro Paese il ventennio fascista non è stato una semplice parentesi, ma è stato un sistema di potere basato su una ideologia razzista, di violenza anti democratica, di esibizione guerresca ed espansionistica, di persecuzione del dissenso e di diffuso odio antisemita». «Dovremmo invece preoccuparci di trovare – conclude – i giusti strumenti legislativi per assicurare il diritto alla libertà di espressione, e nel contempo di perseguire duramente i cattivi maestri negazionisti».
www.corriere.it

La fondazione di Roma: un viaggio tra leggenda e realtà

La fondazione di Roma: un viaggio tra leggenda e realtà.
Ora
sabato 16 aprile · 16.00 – 19.00
Luogo
Sala della Protomoteca in Campidoglio Roma

Organizzazione: GRVPPO STORICO ROMANO
Relatori:
Daniela Bonanome – Archeologa e Responsabile dell’Archivio fotografico della Facoltà di Lettere e Filosofia Tor Vergata;

Maria Donatella Gentili -Archeologa e Ricercatrice di Etruscologia e Antichità Italiche Università Tor Vergata;

Anna Pasqualini- Professore ordinario di Antichità Romane, Università Tor Vergata;

Mariano Malavolta- Professore associato di Storia Romana, Università Tor Vergata.

PROGRAMMA:
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL GRUPPO STORICO ROMANO: SERGIO IACOMONI;
Daniela Bonanome: IL COMPLEANNO DI ROMA, UNA STORIA DI SOVRAPPOSIZIONI;
Maria Donatella Gentili: Il rito di fondazione tra mito ed evidenza archeologica;
Anna Pasqualini: Il mito di fondazione: Lavinio, Alba, Roma;
Mariano Malavolta: Il Caelo Romulus;

Sono presenti intermezzi musicali tra i vari interventi, accompagnati dalla Banda Musicale Nazionale dell’Esercito.

per info orario dei vari interventi e per la locandina dettagliata contattare il numero 3381973520 o su facebook o via mail all’indirizzo: pietro.serra.rm@gmail.com

Meglio 2000 o solo 150 Anni di storia?

Siamo una delle Civiltà più Antiche e più grandiose mai esistite. La nostra Storia, la nostra Cultura sono tutt’ora le fondamenta del mondo moderno. Senza Roma, il mondo oggi sarebbe sicuramente diverso. Più di 2000 anni di Storia, l’Impero che portò la civiltà nel mondo conosciuto, oggi ne festeggia solo 150, spazzando via le nostre radici, il nostro retaggio Romano, da molti invidiato e scimmiottato (Americani), spazzando via la vera storia della nostra penisola, del Mare Nostrum, della Gens Italica. Ci stanno inoculando da una vita la storiella Risorgimentale, quasi fosse tutta la verità del nostro passato, ce l’hanno fatta passare per patriottismo, tralasciando volutamente gli interessi dei Piemontesi per il ricco Sud di allora, sconfitto solo per i Generali Borbonici corrotti e venduti e macchiato dal sangue della gente del Sud, per mano di un mercenario che i Savoia avevano ben pagato.
Perché non festeggiamo con tanta Enfasi, Orgoglio ed Onori il Natale di ROMA?

Le verità nascoste.

Vi segnalo un intervista trovata su Youtube dal Sodale Massimo Valeriano Frisari Augusto. A voi i commenti.