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Posts Tagged ‘Sarkozy’

Interessi Nazionali?

Se potessi raccontare minuziosamente il mio stato d’animo, in questo istante, non basterebbero 100 pagine. Rabbia e schifo, mista ad insano orgoglio Nazionalista. Un Paese di burattini, con pochi burattinai che hanno più manie di grandezza che bravura. Un paese in cui i veri problemi vengono accuratamente messi da parte, sia dalla sinistra che dalla destra, mentre una disputa, senza vergogna, ci accompagna come se fosse uno show.
Mentre ognuno di noi (che lavoriamo veramente) ci danniamo per barcamenarci, tra regole, leggi ed inganni politici, loro sono come allo stadio, in una caciara rumorosa e fastidiosa, senza vergogna, che deprime e innervosisce. I giovani intanto, hanno paura, sono veramente sconvolti, del loro futuro, del loro lavoro, quando c’è.
Il denaro ci sfugge di mano come acqua e mai ricordo che abbia avuto cosi basso valore come adesso.
La benzina, ha preso il posto dell’oro e l’oro quello dei diamanti. I ricchi sono sempre più ricchi e sempre più maledettamente malvagi ed egoisti. Loro spremono e quando non c’è più succo, tra le vite degli operai, vanno all’estero a prendersi la gloria, pensando di essere nel giusto, per la legge di mercato, per l’utile e non per l’operaio, avendo snellito per bene anche il seno statale, dove si sono allattati, con la scusa della concertazione, termine mutuato dalla musica, ma che nel mondo del lavoro “suona” come una beffa.
A livello internazionale, siamo un pasticcio.
Non abbiamo preso una decisione di petto. Tutti sono diventati macchiavellici, ma anche se il fine era mantenere i nostri investimenti in Libia, i mezzi sono rimasti immobili, paralizzati dall’indecisione, dalla ridicolaggine di non sapersi mai schierare con coraggio, rimanendo sospesi tra due sponde come un colosso barcollante, tenendo un piede nell’atlantico ed uno nel mediterraneo. Mentre sarebbe stato più giusto avere tutti e due nel Mare Nostrum e parlare con chiarezza e fermezza, pronunciando la parola vietata “interessi Nazionali” che sembra ammutolire tutti i politici, di questo paese di burro a cui la storia diede la Gloria e gli Dei la sacrificarono, ma che ora sembra “Cristianamente” inchiodato ad una croce, sacrificando il proprio “culo” ed il proprio onore.
Tutti contenti, tutti Cristiani, tutti Comunisti?
Berlusconi è il grande male. A lui tutte le colpe…..provate per un attimo ad immaginare Bersani!

Le verità nascoste.

Vi segnalo un intervista trovata su Youtube dal Sodale Massimo Valeriano Frisari Augusto. A voi i commenti.

L’Aquila Romana, cerca di porre rimedi attorno al suo nido!

Certo che sono un po di secoli che l’Italia sbaglia tempi e modi durante i conflitti (le guerre) in cui è coinvolta. La sua potenza economica, in realtà non corrisponde a quella politico/militare e questo gli alleati lo sanno bene. Non che l’Italia non abbia i mezzi (militari) e l’organizzazione, ma il quartetto dei Barbari , USA, Francia, Inghilterra e Germania, è cosciente che la presenza del Vaticano e una classe politica mai pronta ad unirsi in caso di emergenze Internazionali, immobilizzano Roma, lasciandola isolata e non credibile  . Lo sgambetto che è stato teso all’Italia, dai suoi stessi alleati, con la crisi Libica e l’arroganza di Sarkozy,  è la conseguenza di questa mancanza di rispetto che loro hanno, nei confronti di ROMA e questo, non doveva essere permesso. Noi siamo il Mediterraneo, il Mare Nostrum, gli altri ci passano! e non si doveva permettere a Sarkozy e compagni di bombardare un paese difronte alle nostre coste, con cui tra l’altro, giusto o sbagliato, c’era un accordo di mutua assistenza.  l’Italia è il primo Partner commerciale della Libia. La voce bisognava alzarla subito, fermando l’arroganza di Sarkozy sul nascere, con una dura protesta e con la minaccia di ritirare il proprio ambasciatore da Parigi: no, aprendo le porte delle basi militari…

Adesso si corre ai ripari, anche perchè Obama, prossimo alle elezioni, non volendo restare impantanato in un ennesima guerra infinita, ha sospeso le azioni militari  lasciandole agli alleati. La Nato però, di per se è l’America, un alleanza strategica per gestire al meglio l’Europa, quindi a l’Italia qualsiasi ruolo militare venga dato in quest’ambito, non è mai realmente libera di gestirlo al meglio e il comando della flotta è una ridicolo contentino che militarmente non ha alcun valore: non si fermano i contrabbandieri di armi con una portaerei!  Nel frattempo la Francia, ha aperto un altro fronte, nel suo giardino personale, La Costa d’Avorio, ex Colonia da cui in realtà i Galli, dopo averla spremuta per bene, mai l’hanno abbandonata, muovendo i fili di qua e di la e gestendo in realtà la politica e le sorti del paese, armando gli uni o gli altri a secondo del caso.

Intanto l’Italia cerca di muoversi, di riscattarsi dello sgambetto, di riprendersi il suo ruolo e difendere i suoi interessi. Bisogna fare presto, perchè la Libia sembra essersi divisa e non è vero che tutti i cittadini siano ribelli. Gheddafi ha ancora consensi e sa bene che gli occidentali, hanno paura di cosa potrebbe accadere se in una delle due metà del popolo si infiltrasse AlQaeda. Oramai però è tardi per l’Italia, per far valere la sua influenza sul Rais, tradito e ingannato, e allora nell’impossibilità di trattare con Gheddafi o di inviare truppe di terra per combatterlo, almeno per ora, è decisa ad armare i ribelli, avendo riconosciuto il consiglio provvisorio come unico interlocutore della Libia e assicurandosi il suo appoggio per la riconferma degli interessi Italiani nella zona.

L’Aquila è in volo, ma attenzione al Leone Britannico, di quello non mi fido e le ambizioni di sua Maestà arrugginita, sono ancora grandi.

Eufor-Libia: Euforia ma quando?

Eufor, la missione militare umanitaria, sarà guidata dall’Italia. Il Quartier Generale a Roma, una bella soddisfazione, dopo un avvio della crisi, in cui il ruolo del nostro paese era veramente penoso. Anche i ribelli Libici, chiedono dell’Italia e cercano un ruolo ancora più importante e decisivo, una mediazione (leggi un imposizione) con Gheddafi, per “invitarlo” ad andare via, a cessare il fuoco, la guerra e lasciare la Libia agli insorti. Ma tutto ciò, potrà accadere solo se i nostri politici, bamboccioni, paurosi e indecisi, si facessero prendere da un pò di euforia, dopo il cambiamento di ruolo affidato all’Italia.

Sapranno i nostri “Eroi” svolgere l’azione diplomatica verso il Rais e prendere cosi il ruolo guida nella nuova Libia?

Assuefazione

Ho atteso un po di giorni prima di riprendere a scrivere. Come in tutti i migliori copioni, l’emozione iniziale della guerra si sta trasformando in assuefazione, quasi un abitudine. Un altro conflitto, tra quelli che si combattono in giro per il mondo, che forse, anzi ne sono quasi certo, rimarrà endemico.  Mi sembra oramai chiaro, che questa guerra, non ha mai avuto come scopo l’aiuto del popolo Libico, ma solo il possesso dei suoi pozzi di petrolio e gas.

Le immagini che possiamo vedere in tutte le Tv, non fanno altro che confermare questa tesi e basta guardare attentamente le armi e i lanciamissili installati a bordo di costosi Pick-Up, a far capire, anche ai più ingenui, che qualcuno ha armato volutamente la mano dei rivoltosi, per capovolgere l’equilibrio politico/energetico che si era instaurato con l’Italia. Il vero problema è solo questo.

Il piccolo napoleone e il rugginoso regno di sua maestà, da sempre invidiosi di questa autosufficienza energetica dell’Italia, hanno poi scoperto le carte.

La vera guerra, tra l’altro, non è nemmeno quella che combattono, ignari dello scopo finale, i Libici. La vera guerra è tra Francia e Inghilterra, contro l’Italia, che ha reagito in ritardo ed imprecisione. Certo è una guerra politica, ma che la dice lunga, sulla coesione dell’Unione Europea.

Ne vedremo delle belle, perchè il nostro popolo, non ha la classe politica e gli uomini giusti per reagire a questa aggressione d’oltralpe.

Per adesso datemi pure del pazzo, ma aspetterei se fossi in voi a darmi torto.

Burattini e Burattinai.

Questa compagnia di attori, girovaghi, non ha nemmeno vergogna di mostrarsi in pubblico. Lo squallore, supera ogni limite. La guerra con la Libia è giusta, anzi giustissima. Ma erano problemi di casa nostra. Dovevamo muoverci in tempo, prima di tutti e giocare la carta dell’amicizia col rais, che ora tutti chiamano “beduino” quasi fosse dispregiativo. Berlusconi, mai come adesso, dietro le quinte. Un Sarkozy, comico, che nella veste di guerrafondaio, continua a giocare sui nostri interessi. Ero convinto che una mossa vincente potesse essere un tavolo di pace, del nord Africa, a Roma, ma questi burattini americani (i politici italiani), hanno deciso di mettersi i fili della nato (scritto volutamente in piccolo!) per avere la copertura dello zio Tom. Uno schifo. Politici senza spina dorsale. Vergogna.

Cicli e Ricicli. Ma quale Europa?

Terremoti, guerre, rischio atomico, fine del mondo annunciata. Non sembra essere un bel momento per il mondo. In fondo la Seconda Guerra Mondiale, non è mai terminata. L’illusione di una sua fine, netta e precisa, è stata servita alle masse solo come mero pasticcino post pranzo. Pranzo dei grandi, si intende! Dopo la spartizione della Torta chiamata Terra. Tutti, eravamo convinti che l’Era colonialistica era terminata con la fine della Guerra, o almeno questo ci hanno fatto studiare al liceo. La verità è che dal colonialismo politico/militare , si è passati a quello delle multinazionali, a suon di dollari e euro, condizionando le politiche delle Nazioni e le nuove Guerre coloniali.  L’Europa resta un Utopia, un sentimento, un idea, una moneta. Ma da qui a vederla un unione di popoli, credo ci vorranno secoli, se non millenni. La sudditanza di alcuni Stati Europei verso l’America, la Colonizzazione di altri dopo che questi uscirono sconfitti dalla guerra, ha fatto si che il vecchio continente restasse tendenzialmente e generosamente suddito degli States, lasciando alla Francia e la Gran Bretagna, unico vero ruolo di paese libero dell’Europa occidentale. Ma dopo la caduta del muro di Berlino ed il nuovo ruolo della Germania e dell’Italia, a livello Internazionale, nelle missioni “cosidette” di pace, in realtà missioni colionali a seguito degli Stati Uniti d’America, l’Europa, invece di saldare l’unione dei popoli, dopo l’unione della moneta, sembra aver riscoperto l’individualismo nazionale. In realtà, il vuoto e lo spazio per muoversi, è stato offerto dall’improvviso cambiamento di politica estera ed interventistica degli States con la salita di Obama al potere.  In questo vuoto, la Francia aspettava un occasione per poter sperimentare la sua voglia rinata di Grandeur e la debolezza Politica dell’Italia, ha fatto si che la torta gli venisse servita con le candeline accese dagli errori e dall’indecisione di Silvio Berlusconi.  La crisi del Mare Nostrum ci obbliga ad una svolta: avere il coraggio di essere chiari nella salvaguardia dei nostri interessi Nazionali, senza se e senza ma. Gli idealismi, non hanno mai fatto la storia del mondo, che purtroppo è stata sempre fatta dalle Guerre. Cerchiamo di essere almeno una volta realistici, altrimenti consegniamo le chiavi di casa nostra ai “cugini serpenti” d’oltralpe e vergogniamoci di esistere, come Popolo e come Nazione.

Ecco il vero volto dell’Europa.

2 giorni fa, quando ho iniziato a scrivere su questo mio blog, qualche amico di FB, ancora immerso nel sonno ipocrita ed immobilista del pacifismo, mi aveva criticato furiosamente, tanto da infastidirmi a tal punto che ho deciso di eliminarlo dai contatti. Questo non per non voler ascoltare le sue ragioni, ma per non disperarmi della sua cecità ed ignoranza: è bello, per alcuni,  cullarsi nella propria vita, facendo finta che il Mondo giri senza problemi.

Ebbene dopo 2 giorni, ecco che le mie tesi vengono confermate e l’Italia ha il coraggio di dire le cose come stanno. Come stanno nella realtà intendo. La Francia vuole sostituire l’influenza Italiana in Libia e questa è l’unica vera ragione per cui sta partecipando con tanto interventismo, stravolgendo la lettura della risoluzione 1973 dell’ONU e cercando di colonizzare di fatto la Libia.

La dichiarazione di Frattini mi sembra chiara ma, come sempre, troppo tardiva. La Francia, non ha nemmeno risposto. Sarkozy si è svegliato da Napoleone, forse dimentica la fine che fece l’imperatore!

Mi aspetto dall’Italia un’accelerazione di una nuova manovra politica e l’organizzazione di un tavolo di Pace, con tutte le nazioni del Nord Africa che si affacciano sul Mare Nostrum, da svolgersi a Roma. Un azione unilaterale che possa spiazzare l’interventismo e la brama di potere di Sarkozy e dare una svolta reale al conflitto, ergendosi a guida della voglia di democrazia che sta cambiando quei paesi, la cui vicinanza e la cui storia è troppo legata a noi.

Libia,partecipazione Italiana:qualcosa si inizia a capire

Dopo alcune notizie lette sul sito dell’Agenzia Ansa, su alcune dichiarazioni del ministro La Russa, durante la trasmissione “In 1/2 Ora” di Lucia Annunziata, trasmessa oggi su RAI 3 intorno alle 14,30 , ho voluto guardare ed ascoltare con calma sul sito della RAI (Replay) l’intera intervista. Alla domanda fatta da Edward Luttwak, che era in collegamento da Washington, sulla partecipazione delle Forze Italiane in Libia, La Russa ha risposto chiaramente che l’Italia, nel rispetto della risoluzione ONU 1973, “…la partecipazione dell’Italia è molto ben definita. Noi abbiamo comunicato oggi, al Segretario Generale dell’ONU e al Capo della Lega Araba, la nostra (quella dell’Italia n.d.r.) adesione alla coalizione che ha deciso di intervenire per dare attuazione alla risoluzione 1973 dell’ ONU, a protezione della popolazione civile della Libia e interveniamo, quindi, insieme a coloro che oggi hanno già deciso di farlo e ci auguriamo molto presto, sotto l’egida della NATO.  Ma già i singoli interventi, anche fossero unilaterali, di una sola Nazione, sono coperti dalla risoluzione dell’ONU. Gli altri Paesi che insieme a noi, a cui ci siamo collegati, che hanno deciso di attuare la risoluzione dell’ONU immediatamente, li conoscete già, se volete ve li ripeto, sono, oltre l’Italia, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia, la Danimarca, la Spagna, il Canada. Ma, anche altri paesi, stanno formalizzando un adesione che hanno già dato per via orale. Sono la Norvegia, gli Emirati Arabi, il Qatar, il Belgio, l’Australia e credo anche la Giordania sia in procinto di farlo, ma se ne stanno aggiungendo anche altri. Una notizia che non ho ancora ufficializzato e che ufficializzo adesso, è che questa notte, ieri sera, intorno alle ore 23,00 abbiamo avuto una richiesta formale di “assetti” , cioè di Aerei, da parte degli altri paesi che fanno parte della coalizione e dalle ore 23,59 abbiamo dato la disponibilità di 8 Aerei , trasferendone il comando al comando della coalizione. Si tratta di 4 Caccia che come sapete hanno il compito di contraerea e quindi di contrastare eventuali Aerei che fossero contro la coalizione e di 4 Tornado, per la guerra elettronica, in grado di neutralizzare i Radar. E’ possibile che si aggiungano altri assetti in questi giorni, se sarà necessario, ma per il momento sono questi 8 Aerei che abbiamo messo a disposizione della coalizione, ma  anche Tornado di altro genere, quelli armati di altri missili a lunga  gittata , fino a 300 km, se fosse ravvisata l’opportunità di utilizzarli. Questi Aerei da oggi si aggiungeranno agli altri forniti dalle altre Nazioni della coalizione sotto un unico comando, che è Napoli. …” La Russa ha poi chiarito che alcuni paesi hanno deciso da soli e senza aspettare che si formasse la coalizione sotto un unico comando a Napoli, di intervenire immediatamente. Ma ha precisato che l’Italia non ha voluto partecipare a questa corsa, attenendosi alla risoluzione 1973 per la difesa dei cittadini Libici. La Russa, non ha mai nominato chiaramente questi paesi, che come sappiamo sono la Francia, in primis, seguita poi da Stati Uniti e Gran Bretagna, che hanno utilizzato missili a lunga gittata.

Guerra Sporca? Ne avete mai vista una pulita?

Quante parole inutili leggiamo in queste ore. Quanta ipocrisia. Nessuno ha il coraggio di dire la verità. E la verità è una sola: l’occidente ha cavalcato l’onda della ribellione per spartirsi il petrolio e il gas della Libia. Adesso c’è chi rispolvera il colonialismo Italiano, usandolo per paralizzare una vera partecipazione attiva dell’Italia, che nel caso non ci fosse ha tutto da perdere. Se restiamo alla finestra, a cose fatte, Francia, Inghilterra e America si spartiranno tutto, lasciando l’Italia in una situazione di dipendenza energetica che metterebbe in pericolo il nostro futuro. Ma non solo, perchè se restiamo immobili, potremmo trovarci un milione di immigrati sulle nostre coste. Sarkozy è stato veramente l’unico ad avere il coraggio di attivarsi, per prima ed in modo decisivo, rispetto all’Italia, rubando un occasione unica al nostro paese, che in questo scenario di cambiamenti radicali del nord Africa, poteva realmente essere protagonista e gestire questa crisi a proprio favore, diventando, prima dell’uso delle armi, il vero interlocutore per tutti i paesi che si affacciano sul mediterraneo.

Il Berlusca, ancora una volta, si ritrova la rogna in casa di Bossi, che mal ha capito la gravità della situazione e bene farebbe a star zitto, invece di mettere il governo in difficoltà. La stessa sinistra ha capito quali sono le responsabilità dell’Italia, appoggiando il ruolo attivo del nostro Paese. L’unico vero silenzio è quello di Berlusconi, di cui ancora non capisco cosa stia aspettando e come possa consegnare questa opportunità a Sarkozy. Cosa farà veramente l’Italia in queste ore?