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Posts Tagged ‘Guerra’

Interessi Nazionali?

Se potessi raccontare minuziosamente il mio stato d’animo, in questo istante, non basterebbero 100 pagine. Rabbia e schifo, mista ad insano orgoglio Nazionalista. Un Paese di burattini, con pochi burattinai che hanno più manie di grandezza che bravura. Un paese in cui i veri problemi vengono accuratamente messi da parte, sia dalla sinistra che dalla destra, mentre una disputa, senza vergogna, ci accompagna come se fosse uno show.
Mentre ognuno di noi (che lavoriamo veramente) ci danniamo per barcamenarci, tra regole, leggi ed inganni politici, loro sono come allo stadio, in una caciara rumorosa e fastidiosa, senza vergogna, che deprime e innervosisce. I giovani intanto, hanno paura, sono veramente sconvolti, del loro futuro, del loro lavoro, quando c’è.
Il denaro ci sfugge di mano come acqua e mai ricordo che abbia avuto cosi basso valore come adesso.
La benzina, ha preso il posto dell’oro e l’oro quello dei diamanti. I ricchi sono sempre più ricchi e sempre più maledettamente malvagi ed egoisti. Loro spremono e quando non c’è più succo, tra le vite degli operai, vanno all’estero a prendersi la gloria, pensando di essere nel giusto, per la legge di mercato, per l’utile e non per l’operaio, avendo snellito per bene anche il seno statale, dove si sono allattati, con la scusa della concertazione, termine mutuato dalla musica, ma che nel mondo del lavoro “suona” come una beffa.
A livello internazionale, siamo un pasticcio.
Non abbiamo preso una decisione di petto. Tutti sono diventati macchiavellici, ma anche se il fine era mantenere i nostri investimenti in Libia, i mezzi sono rimasti immobili, paralizzati dall’indecisione, dalla ridicolaggine di non sapersi mai schierare con coraggio, rimanendo sospesi tra due sponde come un colosso barcollante, tenendo un piede nell’atlantico ed uno nel mediterraneo. Mentre sarebbe stato più giusto avere tutti e due nel Mare Nostrum e parlare con chiarezza e fermezza, pronunciando la parola vietata “interessi Nazionali” che sembra ammutolire tutti i politici, di questo paese di burro a cui la storia diede la Gloria e gli Dei la sacrificarono, ma che ora sembra “Cristianamente” inchiodato ad una croce, sacrificando il proprio “culo” ed il proprio onore.
Tutti contenti, tutti Cristiani, tutti Comunisti?
Berlusconi è il grande male. A lui tutte le colpe…..provate per un attimo ad immaginare Bersani!

Libia, fase 2.


23:33 08 APR 2011
(AGI) – Roma, 8 apr. – Di fronte alle richieste della Nato di passare ad una ‘fase 2′ in Libia, vista la situazione di stallo, anche il nostro Paese potrebbe prevedere sia la messa a disposizione di mezzi che di uomini.
E’ quanto riferiscono fonti ministeriali, in base all’appello rivolto dal Segretario Generale della Nato, Rasmussen ai Paesi dell’Alleanza.
Naturalmente, si spiega, l’Italia agirebbe sempre sotto il ‘cappello’ multilaterale, tenendo come punto di riferimento la risoluzione Onu. L’azione chiesta agli Alleati va sempre nell’ottica della protezione dei civili e dei ribelli.
Qualora arrivasse la richiesta ufficiale da parte della Nato – mercoledi’ e giovedi’ a Berlino e’ previsto un summit ministeriale – non si esclude che il governo possa tornare a consultarsi per decidere la linea da tenere. Bisognera’ capire innanzitutto l’atteggiamento della Lega che gia’ in un primo momento aveva espresso le proprie perplessita’ alla partecipazione di un intervento in Libia. Nell’eventualita’ di una richiesta ufficiale da parte della Nato sembrerebbe escluso per il momento un nuovo ‘passaggio’ in Parlamento, possibile invece una nuova convocazione della cabina di regia a Palazzo Chigi.
Importante sara’ l’incontro che il ministro Frattini avra’ martedi’ a Roma con il Capo libico del Consiglio Nazionale di transizione, Jalil. E’ gia’ il secondo incontro che il responsabile della Farnesina ha con i ribelli. Il ministro ha infatti incontrato Al Isawi, membro nazionale del Consiglio di transizione, con il quale non ha escluso come ‘extrema ratio’ la fornitura di armi ai ribelli. Il fatto che anche la Germania abbia cambiato atteggiamento dicendosi pronta ad inviare uomini in Libia, dimostra il passaggio del conflitto in Libia ad una fase piu’ operativa. Dopo Berlino anche Roma, spiegano le stesse fonti, sta valutando il da farsi.
www.agi.it

E questo è solo l’inizio!

Immigrati, accordo con la Tunisia

Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha firmato oggi a Tunisi un accordo con la Tunisia in materia di immigrazione, al termine di un negoziato durato diverse ore.

Oggi è intanto ripresa l’ondata di sbarchi a Lampedusa (Agrigento) dove dalle 20 di ieri sera e fino a stamani sono 917 i migranti approdati e ospitati nel Cspa e nella ex base militare Loran. Il numero complessivo degli extracomunitari presenti nell’isola è di circa 1.500. Sette gli sbarchi che si sono susseguiti in 12 ore: ieri sera sul primo barcone ne sono arrivati 99; 67 e 52 nei due episodi successivi.

Stamane alle 5, nel primo arrivo della giornata, sono giunti 400 profughi (tra cui 37 donne e 8 bambini) provenienti dalla Libia. Stessa provenienza per un’altra barca, che ha portato a Lampedusa 34 persone, tra le quali 2 donne. Infine, due «carrette» sono arrivate dalla Tunisia, con 77 e 188 extracomunitari.

Intanto sono arrivati ieri sera, intorno alle 22,30, i primi 300 migranti portati in Toscana da Lampedusa, a bordo della nave “La Superba”. La loro gioia quando, del porto di Livorno, sono stati prelevati in pullman, e’ stata incontenibile. Tra canti e cori, bandiere tunisine e gesti di esultanza dai finestrini, i 300 hanno posto fine ad un viaggio estenuante.
www.lastampa.it

Le verità nascoste.

Vi segnalo un intervista trovata su Youtube dal Sodale Massimo Valeriano Frisari Augusto. A voi i commenti.

L’Aquila Romana, cerca di porre rimedi attorno al suo nido!

Certo che sono un po di secoli che l’Italia sbaglia tempi e modi durante i conflitti (le guerre) in cui è coinvolta. La sua potenza economica, in realtà non corrisponde a quella politico/militare e questo gli alleati lo sanno bene. Non che l’Italia non abbia i mezzi (militari) e l’organizzazione, ma il quartetto dei Barbari , USA, Francia, Inghilterra e Germania, è cosciente che la presenza del Vaticano e una classe politica mai pronta ad unirsi in caso di emergenze Internazionali, immobilizzano Roma, lasciandola isolata e non credibile  . Lo sgambetto che è stato teso all’Italia, dai suoi stessi alleati, con la crisi Libica e l’arroganza di Sarkozy,  è la conseguenza di questa mancanza di rispetto che loro hanno, nei confronti di ROMA e questo, non doveva essere permesso. Noi siamo il Mediterraneo, il Mare Nostrum, gli altri ci passano! e non si doveva permettere a Sarkozy e compagni di bombardare un paese difronte alle nostre coste, con cui tra l’altro, giusto o sbagliato, c’era un accordo di mutua assistenza.  l’Italia è il primo Partner commerciale della Libia. La voce bisognava alzarla subito, fermando l’arroganza di Sarkozy sul nascere, con una dura protesta e con la minaccia di ritirare il proprio ambasciatore da Parigi: no, aprendo le porte delle basi militari…

Adesso si corre ai ripari, anche perchè Obama, prossimo alle elezioni, non volendo restare impantanato in un ennesima guerra infinita, ha sospeso le azioni militari  lasciandole agli alleati. La Nato però, di per se è l’America, un alleanza strategica per gestire al meglio l’Europa, quindi a l’Italia qualsiasi ruolo militare venga dato in quest’ambito, non è mai realmente libera di gestirlo al meglio e il comando della flotta è una ridicolo contentino che militarmente non ha alcun valore: non si fermano i contrabbandieri di armi con una portaerei!  Nel frattempo la Francia, ha aperto un altro fronte, nel suo giardino personale, La Costa d’Avorio, ex Colonia da cui in realtà i Galli, dopo averla spremuta per bene, mai l’hanno abbandonata, muovendo i fili di qua e di la e gestendo in realtà la politica e le sorti del paese, armando gli uni o gli altri a secondo del caso.

Intanto l’Italia cerca di muoversi, di riscattarsi dello sgambetto, di riprendersi il suo ruolo e difendere i suoi interessi. Bisogna fare presto, perchè la Libia sembra essersi divisa e non è vero che tutti i cittadini siano ribelli. Gheddafi ha ancora consensi e sa bene che gli occidentali, hanno paura di cosa potrebbe accadere se in una delle due metà del popolo si infiltrasse AlQaeda. Oramai però è tardi per l’Italia, per far valere la sua influenza sul Rais, tradito e ingannato, e allora nell’impossibilità di trattare con Gheddafi o di inviare truppe di terra per combatterlo, almeno per ora, è decisa ad armare i ribelli, avendo riconosciuto il consiglio provvisorio come unico interlocutore della Libia e assicurandosi il suo appoggio per la riconferma degli interessi Italiani nella zona.

L’Aquila è in volo, ma attenzione al Leone Britannico, di quello non mi fido e le ambizioni di sua Maestà arrugginita, sono ancora grandi.

Eufor-Libia: Euforia ma quando?

Eufor, la missione militare umanitaria, sarà guidata dall’Italia. Il Quartier Generale a Roma, una bella soddisfazione, dopo un avvio della crisi, in cui il ruolo del nostro paese era veramente penoso. Anche i ribelli Libici, chiedono dell’Italia e cercano un ruolo ancora più importante e decisivo, una mediazione (leggi un imposizione) con Gheddafi, per “invitarlo” ad andare via, a cessare il fuoco, la guerra e lasciare la Libia agli insorti. Ma tutto ciò, potrà accadere solo se i nostri politici, bamboccioni, paurosi e indecisi, si facessero prendere da un pò di euforia, dopo il cambiamento di ruolo affidato all’Italia.

Sapranno i nostri “Eroi” svolgere l’azione diplomatica verso il Rais e prendere cosi il ruolo guida nella nuova Libia?

Assuefazione

Ho atteso un po di giorni prima di riprendere a scrivere. Come in tutti i migliori copioni, l’emozione iniziale della guerra si sta trasformando in assuefazione, quasi un abitudine. Un altro conflitto, tra quelli che si combattono in giro per il mondo, che forse, anzi ne sono quasi certo, rimarrà endemico.  Mi sembra oramai chiaro, che questa guerra, non ha mai avuto come scopo l’aiuto del popolo Libico, ma solo il possesso dei suoi pozzi di petrolio e gas.

Le immagini che possiamo vedere in tutte le Tv, non fanno altro che confermare questa tesi e basta guardare attentamente le armi e i lanciamissili installati a bordo di costosi Pick-Up, a far capire, anche ai più ingenui, che qualcuno ha armato volutamente la mano dei rivoltosi, per capovolgere l’equilibrio politico/energetico che si era instaurato con l’Italia. Il vero problema è solo questo.

Il piccolo napoleone e il rugginoso regno di sua maestà, da sempre invidiosi di questa autosufficienza energetica dell’Italia, hanno poi scoperto le carte.

La vera guerra, tra l’altro, non è nemmeno quella che combattono, ignari dello scopo finale, i Libici. La vera guerra è tra Francia e Inghilterra, contro l’Italia, che ha reagito in ritardo ed imprecisione. Certo è una guerra politica, ma che la dice lunga, sulla coesione dell’Unione Europea.

Ne vedremo delle belle, perchè il nostro popolo, non ha la classe politica e gli uomini giusti per reagire a questa aggressione d’oltralpe.

Per adesso datemi pure del pazzo, ma aspetterei se fossi in voi a darmi torto.

Burattini e Burattinai.

Questa compagnia di attori, girovaghi, non ha nemmeno vergogna di mostrarsi in pubblico. Lo squallore, supera ogni limite. La guerra con la Libia è giusta, anzi giustissima. Ma erano problemi di casa nostra. Dovevamo muoverci in tempo, prima di tutti e giocare la carta dell’amicizia col rais, che ora tutti chiamano “beduino” quasi fosse dispregiativo. Berlusconi, mai come adesso, dietro le quinte. Un Sarkozy, comico, che nella veste di guerrafondaio, continua a giocare sui nostri interessi. Ero convinto che una mossa vincente potesse essere un tavolo di pace, del nord Africa, a Roma, ma questi burattini americani (i politici italiani), hanno deciso di mettersi i fili della nato (scritto volutamente in piccolo!) per avere la copertura dello zio Tom. Uno schifo. Politici senza spina dorsale. Vergogna.

Cicli e Ricicli. Ma quale Europa?

Terremoti, guerre, rischio atomico, fine del mondo annunciata. Non sembra essere un bel momento per il mondo. In fondo la Seconda Guerra Mondiale, non è mai terminata. L’illusione di una sua fine, netta e precisa, è stata servita alle masse solo come mero pasticcino post pranzo. Pranzo dei grandi, si intende! Dopo la spartizione della Torta chiamata Terra. Tutti, eravamo convinti che l’Era colonialistica era terminata con la fine della Guerra, o almeno questo ci hanno fatto studiare al liceo. La verità è che dal colonialismo politico/militare , si è passati a quello delle multinazionali, a suon di dollari e euro, condizionando le politiche delle Nazioni e le nuove Guerre coloniali.  L’Europa resta un Utopia, un sentimento, un idea, una moneta. Ma da qui a vederla un unione di popoli, credo ci vorranno secoli, se non millenni. La sudditanza di alcuni Stati Europei verso l’America, la Colonizzazione di altri dopo che questi uscirono sconfitti dalla guerra, ha fatto si che il vecchio continente restasse tendenzialmente e generosamente suddito degli States, lasciando alla Francia e la Gran Bretagna, unico vero ruolo di paese libero dell’Europa occidentale. Ma dopo la caduta del muro di Berlino ed il nuovo ruolo della Germania e dell’Italia, a livello Internazionale, nelle missioni “cosidette” di pace, in realtà missioni colionali a seguito degli Stati Uniti d’America, l’Europa, invece di saldare l’unione dei popoli, dopo l’unione della moneta, sembra aver riscoperto l’individualismo nazionale. In realtà, il vuoto e lo spazio per muoversi, è stato offerto dall’improvviso cambiamento di politica estera ed interventistica degli States con la salita di Obama al potere.  In questo vuoto, la Francia aspettava un occasione per poter sperimentare la sua voglia rinata di Grandeur e la debolezza Politica dell’Italia, ha fatto si che la torta gli venisse servita con le candeline accese dagli errori e dall’indecisione di Silvio Berlusconi.  La crisi del Mare Nostrum ci obbliga ad una svolta: avere il coraggio di essere chiari nella salvaguardia dei nostri interessi Nazionali, senza se e senza ma. Gli idealismi, non hanno mai fatto la storia del mondo, che purtroppo è stata sempre fatta dalle Guerre. Cerchiamo di essere almeno una volta realistici, altrimenti consegniamo le chiavi di casa nostra ai “cugini serpenti” d’oltralpe e vergogniamoci di esistere, come Popolo e come Nazione.