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Sardegna, torna la base Nato

Misteriosa visita di due alti ufficiali americani alla ex base della Maddalena, abbandonata dagli Usa tre anni fa. Potrebbe diventare un altro comando alleato per le operazioni in Nordafrica. E senza bisogno di alcun nuovo permesso: la struttura è affittata alla Us Navy fino al 2034(05 aprile 2011)Un edificio dell’ex base militare Usa alla MaddalenaGli accadimenti degli ultimi mesi nella sponda sud del Mediterraneo riportano la Sardegna alla sua passata importanza sugli scenari militari della Nato. Non è infatti passata inosservata, nelle ultime settimane, la presenza di due alti ufficiali americani sull’Isola di La Maddalena, proprio dove fino a pochi anni fa i militari a stelle e strisce erano di casa con i loro sommergibili a propulsione nucleare. Ufficialmente (secondo quanto riportato dai giornalisti della ‘Nuova Sardegna’ Piero Mannironi e Pier Giorgio Pinna) la loro presenza è stata spiegata come «una visita di cortesia» e per rivedere i luoghi nei quali hanno passato diversi anni della loro carriera. Ma non è un segreto per nessuno che la nostalgia in realtà c’entri poco: si è trattato invece di un vero e proprio sopralluogo su tutta la base e nelle gallerie (delle quali è sempre stata tenuta nascosta la reale estensione) per verificare la possibilità di una ripresa delle attività militari sull’isola di Santo Stefano.

A quanto pare i due militari americani arrivati in Sardegna non sarebbero in forze alla Us Navy ma inquadrati nell’organico della Nato. Gli Usa, pur non rinunciando al loro ruolo di capofila, starebbero pensando infatti di condividere il riavvio della base militare con gli altri partner dell’Alleanza Atlantica. Secondo le indiscrezioni, inoltre, gli americani stanno prevedendo di tornare senza i temuti sommergibili a propulsione nucleare, limitandosi a creare una base per le navi d’appoggio. Forse pesa ancora l’ottobre del 2003 quando il sottomarino atomico Hartford si incagliò proprio davanti all’isola di La Maddalena. Per la settimana prossima nell’isola è prevista la visita di una commissione tecnica del ministero della Difesa (almeno, questo sostiene il consigliere regionale sardista Paolo Maninchedda) per verificare se la riapertura della base possa essere una strada percorribile.

Sono passati poco più di tre anni quando – gennaio 2008 – la base venne chiusa “definitivamente”, dopo la decisione presa nel 2005. La domanda ora è quali saranno i tempi per la riapertura e quando inizieranno i lavori di ripristino e adattamento. Le strutture sono logisticamente ancora in mano alla Us Navy che ha un contratto di locazione fino al 2034 per la manutenzione. Si tratterebbe quindi di una variazione nell’ordine dei lavori, per i quali si vocifera la fine dell’estate.

Ci si chiede anche dove andranno a stare i militari Nato che arriveranno a La Maddalena a fine anno. Tra le strutture costruite per il mancato G8 a La Maddalena c’era l’albergo a 5 stelle realizzato nell’ex ospedale militare. Una residenza lussuosa, rimasta desolatamente inutile dopo il trasferimento del G8 all’Aquila, e ora al centro dell’inchiesta sulla ‘cricca’ di Bertolaso. Lì potrebbero andare ad alloggiare gli alti ufficiali che si alterneranno sulla base militare. Tra un tira e molla e l’altro con la Marina si è recentemente ipotizzato di riconsegnare la gestione dell’ex ospedale proprio ai militari. Sta a vedere che, alla fine dei conti, a goderne sarà qualche generale Nato ignaro delle speculazioni.
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Tsunami, Cristiani e Pacifisti.

Mentre l’onda assassina del Giappone ha già mietuto le sue vittime, lo Tsunami del Mare Nostrum, non accenna a diminuire la sua forza prorompente. Quello Giapponese era imprevedibile, perchè scatenato dalle forze della natura, quello che accade qui è scatenato dai cambiamenti sociali, che erano invece prevedibili e, rispetto al passato, annunciati.

Io allora, da semplice cittadino, mi chiedo a cosa servono i servizi segreti dei Paesi occidentali e tutti gli esperti di strategie, di politica internazionale e di conflitti esteri, che di volta in volta fanno la loro passerella televisiva, incastrando, mattoncini di idee, come se fossero quelli della “Lego” , tutti belli e colorati, certo affascinanti, ma che rispetto ad un bambino, che almeno riesce a costruire qualcosa, non riescono a metterne mai una quantità sufficientemente giusta e chiara da poter definire un oggetto e quindi un idea chiara e preventiva di cosa poteva accadere o accade. Adesso li vediamo in TV, o sui quotidiani, Nazionali e di mezzo mondo, a parlare nei salotti televisivi, a dire che ciò che accade era prevedibile, che il mondo cambia, che la forza di libertà e bla bla bla bla…. ma dove stavano prima?

Parole. Gente inutile. Pagati inutilmente, non so da chi.

Ognuno di noi allora dovrebbe chiedersi cosa pensano di noi tutti, quale è la loro idea e la risposta è una: loro pensano di manipolarci.

La parola e quindi la scrittura, sono il mezzo con cui comunichiamo il nostro pensiero agli altri, e oggi , rispetto al passato, l’essere umano, i popoli, hanno Twitter e Facebook: il tam tam, lento e selvaggio è diventato immediato e prorompente come uno Tsunami.

E’ questa la novità e non credo quindi che le rivolte sociali del Nord Africa erano imprevedibili: forse bastava leggere su Facebook. Ma c’è una differenza sostanziale tra la comunicazione “vocale” e quella scritta: quella vocale è diretta e conosciamo sempre il nostro interlocutore, perché lo ascoltiamo e lo vediamo fisicamente,  quella scritta sulle “reti sociali” (mi rifiuto di usare termini inglesi!)  è in realtà , manipolabile, perché non siamo mai certi di chi c’è dietro all’altro PC ed ecco che l’informazione diventa virtuale, ed è tanto potente ed efficace da muovere le masse ed in particolare, quei popoli, che fino a pochi anni fa, vivevano nel silenzio dell’informazione e nulla sapevano di ciò che accadeva a pochi passi da loro. Le Dittature, vietavano le TV, poi è sopraggiunta quella satellitare e vietavano le parabole, nulla però hanno potuto con Internet, i cellulari e le reti sociali, che hanno creato un effetto miccia inarrestabile.

E allora mi chiedo, ma chi ha mosso veramente questi Popoli se tutto è cosi virtuale?

E’ lecito pensare che  i potenti, (Leggi Yankee, Galli e Britannici) , con i loro servizi segreti ed i loro esperti, usino Facebook e Twitter , per poter manipolare le idee e i movimenti, in un modo veloce ed infallibile e, novità assoluta nella strategia egemonica imperiale, riescono a far implodere le Nazioni dal loro interno, per poi usare “gli interventi di pace” (che ipocrisia) per intervenire sul nemico ferito ed agonizzante, colonizzando, in tutta tranquillità il territorio.

Noi Italiani, ingenui, paesani, pacifisti, comunisti, cattolici (la cosa più grave!) ancora a litigare tra nord e sud, pieni zeppi di Preti, Politici e Calciatori miliardari, dormiamo su almeno un migliaio di Testate Atomiche nascoste sotto il letto di casa nostra dagli “alleati” (ahahahahah) Americani, mentre da giuggerelloni della domenica e convinti pacifisti, allegri e saltellanti, manifestiamo contro le costruzione di centrali nucleari per l’energia elettrica, che oggi acquistiamo dai “cugini” d’oltralpe (ahahahahah) , avendoci fatto il “favore” di costruire centrali…..ma guarda un pò, a ridosso dei nostri confini!

Perdonali Gaius Iulius Caesar, gli Italici hanno abbandonato il Gladio per la croce e bevono il vino della Gallia, da te prodotto, chiamando quei barbari (non è assolutamente dispregiativo) “cugini” e perdonali anche tu Adriano, ricordi quei Britannici che senza i tuoi centurioni, oggi vivrebbero ancora in capanne di paglia? bene, oggi  insieme alla loro discendenza yankee, ci dominano! Si si, ci hanno colonizzato! ed invece del vallo di Adriano, ci hanno costruito le basi nucleari…..ahahahah ma sai una cosa? ci chiamano alleati!